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REINCANTO DISCHI


Con molto piacere annuncio la nascita di una nuova realtà discografica: Reincanto dischi. O semplicemente Reincanto. Ovvero ritrovare la strada perduta, il sentiero abbandonato della canzone, la poesia in musica, la parola come suono. La canzone, insomma, come ce la ricordavamo, com'era trentanni fa...nell'epoca d'oro dei cantautori. Un tempo d'oro perchè ricompensata profumatamente, perchè il disco non solo vendeva ma valeva e dettava. Oggi, volendo (ma proprio volendo!), può essere lo stesso un'epoca d'oro o d'argento. Nella misura in cui la produzione è diventata più agevole e stimolante per certi versi. Così Reincanto lavora in un ottica nuova per la quale si può produrre musica di qualità a basso costo, ovviamente avvalendosi di musicisti di qualità; risorsa non compensabile con i vantaggi tecnologici...
Per cui se basta poco a registrare un brano e via dicendo un album, il lavoro di produzione e di composizione prima, assume un valore capitale. Su questa strada bisogna incantarsi ed incatenarsi. Riscoprire il peso di un verso e le possibilità timbriche. Umanizzare.
Reincanto propone, come primi artisti invocati a ripercorrere quella strada due cantautori diversi tra loro ma con medesimo passo...
Andrea Gianessi e Francesco Viani, alias Frankspara (che abbiamo avuto modo di pubblicare precedentemente).
Il primo, che approfondiremo prossimamente, è un musicista pluriversato a diverse cause estetiche. Dai suoi trascorsi NewWave fino alla lunga traversata avanguardistica dei NihilProject è giunto in fine alla acustica folgorazione mediterraneorientale ed oltre. Inventando un ensemble quantomai non-convenzionale per la canzone pop e d'autore. Tabla, bouzuki, violino e flauto.
Scardinando e spazzando via praticamente le tradizionali parti ritmiche che la musica leggera ha a dogma: basso e batteria. La grandezza del lavoro di Gianessi è proprio nella sua intuizione e maniacale scrupolosità nell'arrangiare strumenti etnici e farcene dimenticare nell'immediato ascolto, sconfinandoci oltre le atmosfere folk, imprimendoci comunque nel ritmo che ci investe.
Il secondo autore, Francesco Viani, alias Frankspara, alias il giovane werther dei tempi nostri, alias domani potrebbe non essere così; anch'egli votato a cause differenti purché afferenti all'arte dei suoni (e quindi della parola). Ha all'attivo come cantautore due album, di cui uno riconosciuto ed uno dimenticato.
Unico pianista al mondo che, perso l'uso di un mignolo, si dedicò al basso. Le sue canzoni sono tele impressioniste dell'animo di un inguaribile malinconico, dove talvolta la malinconia travalica in vera e propria ira. Aggredendo i costumi sociali più avvilenti e grezzi, ci ricorda quanto siamo davvero lontani dal mondo degli esseri umani.
Scoprirete questo ed altro, lasciatevi incantare.